E' una valle alluvionale prealpina che si sviluppa partendo dallo spartiacque degli alti Lessini. Parte dalle incisioni del Monte Tomba e scorre in direzione sud per circa 30 Km., percorsa dal progno Pantena, aprendosi nella parte bassa verso la pianura. Il percorso della valle è a sua volta solcato da numerosi vaj, che apportano detriti nel fondo valle. Il terreno è povero con caratteristiche carsiche, lungo il percorso del torrente è ghiaioso e nella zona di Poiano formava una zona paludosa. Tipico della zona è il 'vegron', toponimo maggiorativi di "vegro', che individua terreni ghiaiosi, poco adatti alla coltivazione a causa dello scarso spessore di terriccio. I primi segni della presenza dell'uomo risalgono all'età del bronzo-2° millennio A.C. e sono stati individuati in località Praelle monte Pipaldolo di Novaglie e Castegion di Marzana. All'epoca romana risalgono numeroso reperti, situati nell'area dell’ attuale villa Balladoro. Poche, tra Poiano e quinto, le testimonianze dell'epoca Longobarda, l’alto medioevo è invece documentato da una serie di scritti che evidenziano lo stretto legame con la città ed in particolare con il monastero di Santa Maria in Organo. L'economia della valle rimane prevalentemente agricola con concentrazione di allevamenti, unica alternativa alla scarsa produttività dei terreni. Ma ha un notevole sviluppo anche l'estrazione e la lavorazione di marmo e ghiaia.