Il castello di Montorio sorge sul colle tra la Valpantena e la Valquaranto in posizione strategica in un sito abitato da millenni come dimostrano i recenti ritrovamenti di oggetti del Neolitico e di ceramiche paleovenete, del VI secolo a.C.
Con la costruzione della via Postumia, i Romani insediarono sul colle un "castrum", cioè un presidio militare.
E' dell'anno 995 il primo documento scritto, con cui l'Imperatore Ottone III dona al Vescovo di Verona Otberto il distretto di Montorio con il Castello.
Dato in feudo alla famiglia dei Crescenzi, subì numerosi assedi, incendi e distruzioni sia per le lotte di fazione fra i Crescenzi e i Sanbonifacio sia per quelli che videro protagonisti i Comuni e Federico Barbarossa.
Nel 1207 IL Vescovo Card. Adelardo cedette il Castello di Montorio al Comune di Verona che provvide a fortificarlo nel 1228. Nel 1313 i Padovani In guerra contro Cangrande si spinsero fin sotto le mura di Verona incendiando numerosi castelli tra cui il nostro, ma lo scaligero lo fece ricostruire più bello eleggendolo a luogo di villeggiatura.
Caduta la Signoria Scaligera nel 1387, il maniero fu prima dei Visconti e poi dei Carraresi ed infine dei Veneziani.
Nel nostro Castello fu siglato l'accordo di dedizione di Verona alla Serenissima nel Giugno 1405.Data la sua posizione strategica, i Veneziani ne migliorarono le strutture con due provvedimenti presi dal senato nel 1409 e nel 1423 e lo sottoposero all'autorità di un Provveditore alle fortificazioni (1428) .
Dopo la guerra della Lega di Cambrai (1508 - 1517), mutata la strategia militare della Serenissima, il Castello venne declassato assieme a molti altri e dato in feudo a privati con il solo obbligo di mantenere in efficienza le mura.Così esso passò prima ai Sansebastiano, poi ai Canossa ed infine ai Roncalli di Bergamo che con 1000 ducati comperarono il titolo di Conti di Montorio. Solo con le guerre di Indipendenza il Castello tornò alla sua funzione militare ma con gravissime manomissioni alle opere murarie. Gli Austriaci infatti, tra il1859 ed il 1866 lo trasformarono in una grande batteria chiusa per artiglieria, dotandolo di una casermetta per la guarnigione, di una polveriera, di nuovi muri e lo armarono con 20 cannoni, ma delle torri conservarono intatto solo il mastio che serviva da osservatorio.
Dopo il 1866 il Castello di Montorio divenne area del Demanio militare e solo nel 1987 ritornò alla città di Verona.